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Il lago di Molveno
Il lago di Molveno, quasi un secolo fa, fu descritto dall’autore Antonio Fogazzaro, come “preziosa perla in più prezioso scrigno”: questo specchio d’acqua è incastonato tra le Dolomiti di Brenta e la cima della Paganella.
Il lago di Molveno, insignito delle 5 vele della Legambiente, è il più ampio bacino lacustre in Italia di origine naturale e ubicato a un’altitudine che supera gli 800 metri.
Il lago di Molveno, formatosi tra i 3000 e i 4000 anni fa a causa di una frana, raggiunge una lunghezza tra i 3 e i 4 km, e una profondità compresa tra i 50 e i 123 metri. Nonostante quest’ultima caratteristica, il lago è noto per la sua limpidezza, che permette una buona visibilità del fondale fino a 14 metri.
La riva settentrionale del lago, quella nei pressi del paese, è costituita da una splendida spiaggia con prato inglese e da una zona sportiva che mette a vostra disposizione piscine, campi da tennis, bocce, campi da basket e pallavolo, parco giochi e noleggio barche a motore o a remi.
Molveno
Molveno, ubicato a 864 metri s.l.m., è un caratteristico paese di montagna che si affaccia sull'omonimo lago, uno dei più grandi della regione e caratterizzato dalle acque cristalline. Dal paese potrete godere di una vista idilliaca sul bacino lacustre che riflette le montagne circostanti, la cima della Paganella e le Dolomiti del Brenta.
Molveno, collocato sul confine del versante orientale del parco naturale Adamello Brenta, è una celebre meta turistica, frequentata da numerosi villeggianti da oltre un secolo. Tra i primi ospiti che giunsero in questa località, troverete dei nomi illustri, come il re Alberto I del Belgio, lo scrittore Antonio Fogazzaro, l'ingegnere ed esploratore Umberto Nobile, lo scrittore Alberto Moravia e il pilota di rally Attilio Bettega.
Tra la fine del XIX secolo e la prima metà del XX secolo, gli abitanti di Molveno si adoperarono per incrementare la loro appetibilità da un punto di vista turistico, facendo costruire nel 1894 la via carrozzabile Molveno-Mezzolombardo. Nel 1920 venne realizzata la prima centrale idroelettrica, che portò la corrente nel paese e nel 1953 fu inaugurata la funivia Pradel, che partendo dalla zona alta del paese, raggiunge la località omonima a 1.350 metri s.l.m.
Il nucleo del centro storico di Molveno, luogo abitato fin dal neolitico per la sua posizione strategica all'imbocco dell'Altipiano Brenta-Paganella, è la chiesa di San Carlo Borromeo con il suo campanile. Intorno a questo edificio religioso si dipana il centro abitato con i suoi tipici balconi alla trentina, ricostruiti secondo lo stile di quelli precedenti all'incendio del 1921, e con gli antichi abbeveratoi trasformati in fontane.
Fai della Paganella: natura incontaminata tra Paganella e Dolomiti del Brenta
Fai della Paganella, ubicato a 958 metri s.l.m., si trova in uno scenario naturale straordinario: il paese è adagiato su un altopiano verdeggiante, che lo culla circondato dalla massiccia Paganella e dalle vette aguzze delle Dolomiti del Brenta.
Fai della Paganella, che fino al 1952 era noto come “Fai”, si distingue per le abitazioni tradizionali e sparse ai lati della statale, che risalendo dalla valle dell'Adige procede in direzione di Andalo e Molveno passando attraverso Passo Santel.
Questa località, che offre una vista impareggiabile sulla val d’Adige, è immersa nella natura ed è una destinazione turistica rinomata per il clima e per l’ambiente incontaminato, che offre un’ampia scelta di attività all’aperto, come l’escursionismo, l’arrampicata o l’uso della mountain bike.
Fai della Paganella, come Molveno, già agli inizi del XX secolo era una meta molto apprezzata per la villeggiatura. Infatti, tra il 1923 e il 1925, venne realizzato il primo tratto della funivia che collegava direttamente Zambana a Fai della Paganella, permettendo di raggiungere il paese nelle vicinanze del passo Santel in meno di un quarto d’ora. Questo impianto di risalita fu una delle opere più avanzate dell’epoca e all’inaugurazione fu presente il generale Umberto Nobile, costruttore e pilota del "Norge", con il quale volò da Roma all'Alaska attraversando il Polo Nord.
Nel 1929 fu completata la seconda parte di questo impianto che da Fai raggiungeva la Paganella, risalendo fino a 1900 metri s.l.m. in località Dosso Larici. Da qui, attraverso il sentiero panoramico "Anello Bellavista" era possibile arrivare alla cima della Paganella e al rifugio Cesare Battisti. Nel 1955 una frana distrusse Zambana, che fu ricostruita più distante dalla montagna, e così cadde in disuso la funivia.
Andalo e il suo lago a Fai della Paganella
Andalo, che si trova tra i 1000 e i 1100 metri s.l.m., fa parte del parco naturale Adamello Brenta e si estende su un altopiano racchiuso tra il gruppo del Brenta e la Paganella. Quest'ultima è una catena rocciosa, il cui versante occidentale, caratterizzato da un pendio boscoso, si staglia all'orizzonte di questo piccolo paese di montagna.
Andalo, che fu fondato in epoca medievale, in origine era costituito da 14 masi: questa peculiarità risulta visibile ancora oggi, nonostante i masi si siano quasi del tutto confusi con l'ambiente a causa della notevole espansione urbanistica del paese.
Dalla metà del XX secolo, Andalo ha vissuto un forte incremento turistico, che lo ha reso una località molto apprezzata per le vacanze, specialmente durante la stagione invernale, quando centinaia di persone si riversano sugli impianti di risalita per poter raggiungere le piste da sci.
Il lago di Andalo è un piccolo bacino lacustre di origine carsica, privo sia di emissari sia di immissari, che raggiunge la massima estensione in primavera, quando si sciolgono i ghiacci. In seguito, l'acqua eccedente si incanala nel rio Lambin, che poi si dirige verso il lago di Molveno. In estate è possibile fare il giro del lago a piedi o in bicicletta, mentre d'inverno potrete cimentarvi, lungo lo stesso percorso, con gli sci per il fondo.
Vacanze invernali sull’altopiano della Paganella
Sciare tra Andalo e Fai della Paganella
Le vostre vacanze invernali sull’altopiano della Paganella saranno un’esperienza entusiasmante: sarete circondati dalla natura incontaminata del parco naturale Adamello Brenta e allo stesso tempo vi troverete al centro dello Skirama Dolomiti Adamello Brenta, tra piste solcate da campioni e impianti veloci e moderni.
Sull’altopiano della Paganella troverete la ski area Dolomiti Paganella, che offre 14 impianti di risalita e 23 piste, che si sviluppano dai 2125 metri s.l.m. fino ad arrivare nei pressi di Andalo e Fai della Paganella. Tra le discese che questa località offre, le più note sono la “3-Tre”, pista che negli anni Cinquanta vide gareggiare i campioni dell’epoca, e la pista “Olimpionica 2” diventata il centro europeo d’allenamento per la squadra maschile americana di sci alpino.
La skiarea Dolomiti Paganella fa parte dello Skirama Dolomiti Adamello-Brenta, un carosello sciistico, situato nelle Dolomiti di Brenta, che dispone di 380 km di piste, 140 impianti di risalita e comprende le località di Madonna di Campiglio, Pinzolo, Folgarida-Marilleva, Pejo, passo del Tonale (in val di Sole), monte Bondone, Folgaria-Lavarone-Luserna.
Se amate lo sci di fondo, ad Andalo troverete due anelli: il primo, lungo 2,5 km, segue il perimetro del lago di Andalo e la sera è illuminato fino alle nove; il secondo, lungo 5,3 km, si trova nei dintorni della località Priori.
Gli appassionati dello snowboard rimarranno soddisfatti dello snowpark Dosso Larici, mentre chi pratica lo sci alpinismo o le arrampicate su ghiaccio, rimarrà estasiato dall’ambiente delle Dolomiti di Brenta.
Nella skiarea Dolomiti Paganella potrete usufruire di due strutture per i bambini, il Pinocchio Club, un asilo neve in località Rindole, e il Paganella Fun Park, un parco divertimento di due ettari sulla neve.
Inoltre potrete avventurarvi nel Cross Country, un percorso avventura tra teleferiche e ponti sospesi, oppure potrete dedicarvi al pattinaggio nello stadio del ghiaccio di Andalo, a gite in carrozza sulla neve o a passeggiate con le ciaspole.
Sull’altopiano della Paganella vi attende un comprensorio sciistico in grado di accontentare ogni esigenza: da piste facili per i principianti, a piste nere per gli atleti, da strutture per accogliere bambini a snowpark per giovani, da piste affollate a corsi di sci alpinismo nella solitudine della montagna.





