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Vigo di Cadore
Vigo di Cadore, con le frazioni di Laggio, Pelos e Piniè, occupa una posizione panoramica e dominante sull'alta valle del Piave ed è abbracciato da catene montuose come lo Schiavon, i Brentoni e i Tudai di Razzo.
A Vigo di Cadore, potrete visitare numerosi edifici religiosi, oltre a una biblioteca di notevole valore storico:
- la chiesa di Sant'Orsola
La chiesa è stata eretta nel XIV secolo, su commissione di Ainardo da Vigo, e al suo interno sono conservati un ciclo di affreschi trecenteschi e una reliquia del corpo di S.Orsola, donata nel 2008 dall'Arcivescovo di Colonia;
- la chiesa della Madonna della Difesa
Questa chiesa fu edificata nel 1512 per ringraziare la Vergine Maria di aver evitato un saccheggio durante la guerra della Lega di Cambrai;
- la pieve di S. Martino
All'interno della pieve di San Martino troverete diversi dipinti di grande interesse artistico e l'organo Barbini-Aletti, strumento storico di pregevole effetto fonico;
- la chiesa di Santa Margherita
Questa chiesa, che probabilmente risale al 1205, conserva al suo interno affreschi che imitano la pittura bizantina;
- la biblioteca storica Cadorina
La biblioteca, che venne fondata dal professore Antonio Ronzon, illustre studioso di storia locale, conserva circa 550 pergamene e molti manoscritti di interesse storico.
Partendo da Vigo di Cadore e percorrendo l'incantevole val Piova, arriverete all'altopiano di Casera Razzo, zona d'interesse naturalistico e molto celebre tra gli astrofili per la limpidezza e la mancanza d'inquinamento luminoso del cielo.
Pieve di Cadore
Pieve di Cadore, situato a 878 m.s.l.m., si colloca nei pressi dell'incrocio di Tai, che vi condurrà verso la valle del Boite o in direzione di Auronzo di Cadore. Questa cittadina è il capoluogo storico del Cadore e il suo ruolo per secoli è stato legato alla Magnifica Comunità di Cadore.
Questa località ha dato i natali a Tiziano Vecellio, noto artista contemporaneo di Michelangelo e Raffaello, la cui pittura si caratterizza per la sensualità delle forme, i colori brillanti e accesi (famosissimo il rosso tiziano) e la presenza dell'elemento naturalistico tipico dell'arte cinquecentesca. Per celebrare il proprio concittadino più illustre, Pieve di Cadore ha realizzato un monumento nel centro della piazza principale, poco distante dalla quale, si trova la casa del pittore con il museo Tizianesco.
Un'altra struttura architettonica, che riveste un ruolo culturale e storico fondamentale per Pieve di Cadore è il palazzo della Magnifica Comunità. I lavori per edificarlo durarono dal 1447 al 1477, mentre la torre fu realizzata successivamente nel 1491. Durante le guerre di Cambrai il palazzo venne incendiato e distrutto e in seguito fu ricostruito. All'interno del palazzo potrete ammirare la Sala della Comunità, nella quale si tengono le riunioni della Magnifica e le principali manifestazioni culturali del Cadore. Nel palazzo inoltre ha sede il museo archeologico Cadorino, da poco inaugurato, con reperti di epoca romana e pre-romana rinvenuti in varie località della zona.
Perarolo di Cadore
Perarolo di Cadore è un caratteristico paese alpino, collocato a 532 metri s.l.m., dove il torrente Boite confluisce nel Piave. Grazie alla sua posizione, questa località fu fondata tra il XIV e il XV secolo, come porto dal quale partivano le zattere per il trasporto del legno diretto alla Repubblica di Venezia.
Tiziano Vecellio, l’illustre pittore di Pieve di Cadore, era un commerciante di legname famoso nella Venezia del XVI secolo e possedeva due falegnamerie a Perarolo di Cadore, fulcro della sua attività.
Nel 1913 quando venne realizzata la ferrovia nella valle, andò in frantumi l’economia che da secoli aveva arricchito questa zona, usufruendo della via fluviale.
A Perarolo di Cadore potrete visitare diverse attrazioni d’interesse storico e artistico:
- la chiesa parrocchiale
La chiesa fu edificata nel 1515 e dedicata a San Nicolò, patrono degli zattieri (coloro che conducono una zattera), la cui attività era il fulcro dell’economia del paese;
- la chiesa di San Rocco
In questa chiesa potrete ammirare la pala d’altare “Madonna con Bambino tra i Santi Rocco e Sebastiano”, realizzata nella prima metà del XVI secolo da Francesco Vecellio, fratello maggiore di Tiziano;
- Il museo del cìdolo e del legname
Il museo del cìdolo e del legname è stato inaugurato nel 2005, per documentare l’economia passata del paese. Il cìdolo è una struttura, tipica del Cadore, utilizzata per bloccare i tronchi trasportati dalle acque, ma senza impedire il fluire di queste ultime.
Ospitale di Cadore
Ospitale di Cadore, la cui denominazione del comune fino al 1949 era Ospitale, comprende le frazioni di Termine, Davestra e Rivalgo. Questo caratteristico paese, che si trova a 471 metri s.l.m., si estende sul versante destro del Piave e si colloca in prossimità della zona cadorina.
Nel XII secolo venne eretto il piccolo forte di Termine, i cui resti con il passare dei secoli furono incorporati nelle abitazioni del paese, che dal XV secolo si formò attorno al fortilizio.
Gli edifici di Ospitale di Cadore si caratterizzano per le facciate con elementi decorativi in pietra, che testimoniano la competenza dell'artigianato locale nella lavorazione del materiale della cava di Castellavazzo.
Nella parte alta del paese, si trova l'ospizio, uno degli edifici più importanti dislocati lungo il canale del Piave, che un tempo accoglieva i pellegrini e i viandanti che percorrevano la valle. Oggi l'edificio conserva ancora la decorazione di una bifora in stile gotico, presente fin dal XIV secolo.
Nel comune di Ospitale di Cadore, nei pressi di Davestra, potrete visitare l'interessante e sorprendente sito di Paluc, un villaggio metallurgico altomedievale, che il ritrovamento di ceramica pettinata ha consentito di datare al 1000-1100 circa d.C.. Dagli scavi sono emerse strutture abitative in pietra, con muri a secco, edifici a pianta quadrata identificabili come officine e forni "a basso fuoco" per la riduzione del minerale ferroso.
Lozzo di Cadore
Lozzo di Cadore, situato a 756 metri s.l.m., è immerso tra boschi secolari e incastonato tra le superbe cime delle Dolomiti. Il paese è lambito dal rio Rin, mentre nel fondovalle scorre il fiume Piave: la presenza di questi corsi d'acqua influì sullo sviluppo delle attività economiche nella zona.
La roggia dei mulini, situata lungo il rio Rin, fino alla metà del XX secolo, era il fulcro produttivo di Lozzo di Cadore e ancora oggi si possono vedere numerose attività legate all'utilizzo dell'acqua, come mulini, segherie, fucine, lanifici e una delle prime officine per la produzione di energia elettrica.
Il museo della Latteria è stato realizzato nella sede della Latteria Sociale di Lozzo di Cadore, per conservare il patrimonio storico legato ai mestieri, che verso la fine del XX secolo sono scomparsi. Un tempo l'economia locale passava attraverso la latteria, alla quale veniva portato tutto il latte del paese, che in seguito era lavorato dal casaro al fine di ottenere burro, formaggio e ricotta, per il sostentamento della popolazione. All'interno del museo è presente un percorso didattico che permette di conoscere le varie fasi della lavorazione, sia passata sia attuale, per ottenere prodotti caseari, e gli strumenti, antichi e moderni, utilizzati.
Qui di seguito alcuni suggerimenti ed informazioni:
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Il Pian dei Buoi
Il Pian dei Buoi è un altopiano, considerato un gioiello raro da un punto di vista paesaggistico e naturale. In questo pianoro, che offre uno scorcio emozionante sulle montagne circostanti, troverete alcune case di legno, circondate da prati verdeggianti e boschi di abeti e larici.
Il Pian dei Buoi, rinomato nell’ambiente dolomitico, è ubicato a 1800 metri s.l.m. e confina sul versante orientale con il Col Vidal e a ovest con il gruppo delle Marmarole. Durante la bella stagione troverete cavalli e mucche che pascolano, sereni e inconsapevoli di essere nei pressi dell’area protetta della rete Natura 2000, denominata “Marmarole, Antelao, Sorapis”.
Durante la prima guerra mondiale, l'altopiano è stato protagonista di episodi bellici, testimoniati dalla presenza di numerosi manufatti, che nel loro insieme, costituiscono il parco della Memoria di Pian dei Buoi.
Partendo dal Pian dei Buoi, potrete intraprendere numerose gite, tra le quali ricordiamo i quattro Anelli, percorsi adatti a tutta la famiglia, immersi in un paesaggio alpino idilliaco. Gli appassionati delle escursioni ad alta quota, potranno raggiungere le vette circostanti, come le Marmarole.





